Sabotaggio di Hamilton al GP d'Ungheria e nuova aerodinamica spiegata
Ferrari 2026, caso Hamilton e futuro di Leclerc: andiamo a vedere cosa sta succedendo davvero dentro Maranello. Nelle ultime ore sono circolate accuse pesanti: una serie di video suggerisce che Lewis Hamilton possa essere stato “sabotato” dalla Ferrari, con set-up ignorati e instabilità della vettura già lamentati al GP d’Ungheria. Hamilton avrebbe detto ai media: “Avevo avvertito che non avrebbe retto in frenata. Questo non mi era mai successo in carriera”. Secondo queste ricostruzioni, la tensione sarebbe esplosa in un meeting pre-gara, con Lewis che avrebbe chiesto apertamente: “Volete due macchine o solo una?”. Dopo l’Ungheria, si parla di un debrief separato, con Leclerc riunito privatamente con i tecnici, mentre Hamilton riceverebbe supporto quasi esclusivamente dal suo ingegnere Riccardo Adami. Il sette volte campione lo avrebbe fatto capire anche pubblicamente: “Ci sono cose che stanno accadendo dietro le quinte e non vanno affatto bene”. Una situazione complessa, soprattutto perché Ferrari può attivare unilateralmente l’opzione per estendere il contratto di Hamilton al 2027, mentre il pilota non ha la stessa facoltà. Sul fronte tecnico, però, la Ferrari è già proiettata al 2026. Nei test di Abu Dhabi sono comparsi per la prima volta i prototipi dei sistemi di aerodinamica attiva: X-Mode ad alto carico e Z-Mode per ridurre la downforce. Ferrari e Mercedes hanno portato versioni preliminari dei flap mobili anteriori, una delle grandi rivoluzioni della prossima generazione di monoposto. L’aerodinamica attiva introdurrà una variabile enorme nella costruzione dei setup: flap anteriori e posteriori dovranno ruotare insieme entro un range regolamentato, permettendo ai team di bilanciare la vettura in tempo reale. Questo consentirà, per esempio, di compensare problemi di rotazione alle alte velocità aumentando l’incidenza in X-Mode, con però il rischio di squilibri nel guidato lento. Sarà un lavoro delicatissimo di compromessi, che metterà ancora di più al centro la collaborazione tra piloti e ingegneri. Il quadro è chiaro: tra tensioni interne, una rivoluzione tecnica in arrivo e un mercato piloti incandescente, la Ferrari entra nel 2026 con più domande che certezze.Seguimi su Instagram: https://www.instagram.com/ilrastro
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